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Si presentano i due ragazzi bergamaschi, studenti UNIMIB e con la passione per la bicicletta, che hanno proposto il progetto per un gruppo di allenamento non solo per ciclisti, ma per chiunque graviti nel contesto Bicocca e voglia mettersi alla prova sfidando gli altri
Se esiste il CUS Bicocca Club, la nuova community ufficiale di Bicocca per tutti gli sportivi su Strava, è soprattutto merito loro.
Conosciamo Simone Bertini e Andrea Pasquale, studenti dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca e appassionati di ciclismo, che nell'ultimo anno di forzati allenamenti solitari nella loro zona di residenza (Bergamo e provincia) hanno provato a coniugare la loro passione sportiva con l'esigenza di trovare nuovi stimoli e "avversari virtuali", attraverso l'app più usata dagli atleti di tutto il mondo.
E quale idea migliore se non quella di cercare di raggiungere chi come loro non poteva più vivere il nostro Campus? Le potenzialità inespresse da chi gravita nel Distretto Bicocca sono enormi, come grandi sono anche le prospettive a lungo termine del nuovo Club...
Ma intanto iscrivetevi al gruppo: è gratuito e le sfide per tutti sono già disponibili!
Cosa studiate in Bicocca? Quali sono e come combinate i vostri hobby sportivi con lo studio?
Simone: studio Informatica e sono all'ultimo anno della magistrale. Direi che dai tempi delle scuole medie lo sport è sempre stato parte della mia routine settimanale, dedicarci del tempo quasi tutti i giorni è quindi ormai una (buona) abitudine che non mi pesa e non incide troppo sugli studi.
Andrea: anche io sono all'ultimo anno magistrale e frequento Biotecnologie Industriali. Negli anni ho imparato a gestire gli impegni combinando lo studio agli allenamenti; in questo ultimo anno poi, non dovendo frequentare in presenza, è stato molto più semplice incastrare gli impegni, anche se talvolta dedico(chiamo) troppo tempo all'attività fisica, che rimane un ottimo modo per sfuggire dalla daily routine.
Come avete conosciuto CUS Bicocca?
A: il primo approccio con CUS Bicocca è stato con la Valanga Bicocca a St. Moritz, da lì in poi sono sempre andato a sciare tutti gli anni ma senza mai approfondire le attività proposte.
S: per quanto mi riguarda il CUS fino a pochi mesi fa era una realtà di cui conoscevo l'esistenza ma ignoravo completamente i dettagli; questo progetto è stato sicuramente la spinta a vedere cosa si celava dietro quel nome.
Perché avete proposto questo progetto?
A&S: il progetto è nato davanti a una (o più...) birre, mentre ci si chiedeva quanti altri studenti di Bicocca avessero la nostra stessa passione delle due ruote. Da quel pensiero si è subito capito che un buon modo per conoscere altri amanti della bicicletta sarebbe stato quello di sfruttare le piattaforme esistenti e nello specifico i club di Strava; l'app per sportivi più popolare del momento. In un primo momento abbiamo creato un club provvisorio per scoprire le funzioni e le potenzialità, per poi proporre a CUS Bicocca di ufficializzare il tutto per raggiungere in modo più capillare i potenziali utilizzatori.
Perché proprio Strava e qual è la vostra esperienza di utilizzo di applicazioni/strumenti digitali nella pratica sportiva?
S: la scelta della piattaforma è stata facile in quanto siamo entrambi utilizzatori da anni, in più pensiamo che le features offerte siano utili sia al tracciamento delle performance che all'aspetto social e di sfida tra utenti che crea la giusta competizione. Personalmente posso dire di essere un appassionato delle statistiche e dei dati (anche per deformazione professionale) e Strava mi permette di gestire e visualizzare tutti i dati raccolti con i vari sensori montati sul sottoscritto e sulla bicicletta durante le attività.
A: è dal lontano 2014 che sono un utente Strava e posso dire che negli anni l'ho visto crescere sia nelle funzionalità che come numero di utenti, con sempre più notifiche di amici che si iscrivevano alla piattaforma. Per la scelta della piattaforma non ci sono mai stati dubbi: se ogni tanto si sente dire "se non è su Strava non é mai successo" significa che questa applicazione è ormai radicata profondamente nel mondo degli sportivi e soprattutto in quello dei ciclisti.
Cosa vi piacerebbe che si formasse nel tempo, grazie a questo progetto?
A: il mio sogno sarebbe che nascesse una sezione del CUS dedicata al ciclismo, per dare la possibilità agli studenti di approcciarsi alla disciplina e coltivarla in compagnia. Inoltre (sognando ancora più in grande) sarebbe bello poter realizzare un evento dove chiunque abbia una due-ruote possa prendere parte a una pedalata in compagnia di altri studenti e lavoratori dell'ateneo.
S: le possibili evoluzioni di questo progetto sono molteplici, e la flessibilità della bici è che diverte e appassiona dall'atleta più votato alle performance all'amatore alle prime armi; quindi le possibilità vanno sia in direzione di gare e circuiti ad alta velocità che in tranquille passeggiate al parco, oppure ancora stimolando all'utilizzo della bicicletta come commute giornaliero casa-università.
Come vi piacerebbe si evolvesse questo "club" nel tempo e quali prospettive o obiettivi vi piacerebbe raggiungere?
A: sicuramente uno dei nostri obiettivi principali è continuare a voler far conoscere a sempre più utenti il club, creando così una piazza virtuale che riunisca gli sportivi di tutto l'ateneo. Un altro sviluppo che ci sembra interessante sarebbe quello di permettere al club di essere un hub in cui gli utenti possano trovare compagni di allenamento o avventure, tramite le attività caricate dagli altri iscritti.
S:una delle attività già avviate è una serie di sfide rivolta agli utenti con cadenza mensile o settimanale. Queste hanno diversi gradi di difficoltà e, quando il progetto sarà operativo, il loro completamento permetterà la possibilità di vincere qualche gadget o premio. Queste challenge sono sia un sfida per stimolare gli atleti già in attività a migliorarsi che un input per i sedentari a mettersi in gioco.
Pensate si possano integrare una serie di attività e sport diversi con la vita quotidiana di pendolari o residenti nel Campus?
S: alcuni sport sono certamente più facili da praticare in ambiente urbano rispetto ad altri e la bicicletta è sicuramente uno di questi. Anche se a prima vista la prospettiva di allenarsi in città può essere a volte poco allettante le possibilità esistono e sono più vicine di quanto pensi, per esempio al Parco Nord in cui è possibile girare in un velodromo cementato senza doversi preoccupare di tram e traffico.
A: si è soliti pensare al ciclismo associandolo a montagne e salite tortuose, quello che molti non sanno è che esistono anche specifiche gare cittadine, i criterium, in cui i partecipanti sfrecciano ad alta velocità in brevi circuiti con l'adrenalina a mille. Fare sport, allenarsi e divertirsi è una opportunità per chiunque, dovunque si trovi e con chiunque sia; l'importante è avere due ruote, una sella e voglia di pedalare (e condividere il giro su Strava!).